Roma è indissolubilmente legata al suo fiume, la sua identità sin dalla notte dei tempi. Seguire il percorso ciclabile del Tevere significa scoprire tutti i lati della città. Si parte da uno spaccato contemporaneo per poi immaginarla agli albori della sua civiltà. Quel fiume che attraversa i sette colli diede per secoli sostentamento all’urbe, facendola prosperare gloriosa. Oggi si racconta le tante sfaccettature diverse, quelle di una Capitale moderna, a tratti tormentata. Seguire il corso del Tevere in bicicletta significa capirla veramente e scoprire la Roma autentica, un’esperienza che lascerà il segno
Il percorso ciclabile del Tevere rappresenta l’alternativa green per i turisti ma anche per i cittadini che desiderano spostarsi in modo alternativo all’interno dei quartieri cittadini. Le due ruote alla scoperta del percorso del fiume capitolino si affianca al “Progetto Tevere“, un importante proposta indetta dal Comune di Roma per la navigazione sperimentale di linea e turistica del Tevere, in particolare da Ponte Duca d’Aosta alla Calata degli Anguillara e da Ripa Grande a Ponte Marconi.
I tratti di interferenza del percorso ciclabile con gli approdi presenti sulla riva destra sono quelli di Ponte Risorgimento, Calata degli Anguillara e Ripa Grande.
In bicicletta lungo il fiume, un progetto visionario che partì negli anni ’90, una parte del percorso infatti, venne costruito in occasione dei Campionati mondiali di Calcio. Un’infrastruttura che venne poi prolungata in tempi recenti seguendo il percorso, tracciato sulle banchine del fiume che va da Ponte Risorgimento a Ponte Sublicio.
Si parte da nord all’altezza dell’edificio della Fornace Mariani nella piana di Labaro. Il percorso intravede gli studi televisivi della RAI, per molti un simbolo della cultura nazional popolare italiana da non perdere, per poi proseguire verso un’area verde con un bel laghetto, si tratta del Parco di Tor di Quinto, perfetto per una sosta.
Di nuovo in sella per incontrare poco più avanti un curioso castelletto pseudomedievale che segna l’inizio della pista nell’area urbana. Dopo il tratto periferico e gli sprazzi di verde, la città ci accoglie con le sue fattezze monumentali: si passa sotto il Ponte Flaminio, per poi risalire più in alto del Lungotevere sulla struttura originaria dei muraglioni.
Il percorso intercetta Ponte Milvio per poi proseguire verso il Foro Italico, lo Stadio Olimpico e la Piazza Maresciallo Giardino. Dopo i simboli dello sport, la pista prosegue sul marciapiede del Lungotevere della Vittoria fino ad arrivare a Lungotevere Oberdan. Si incontra il Ponte Risorgimento che venne costruito in occasione del cinquantenario dell’Unità d’Italia. Si attraversa poi un tratto in banchina caratterizzato da una notevole presenza di vegetazione spontanea che costeggia alcuni galleggianti storici per rivelare un po’ alla volta la classica pavimentazione di sampietrini con ricorsi di travertino, tipica di Roma.
Noterete quanti ponti passeranno sopra le vostre teste, la bicicletta permette di scoprire altre prospettive della città e di addentrarvi nella storia. Dalle infrastrutture più recenti e quelle più antiche come il Ponte S. Angelo, costruito nel 126 d.C. dall’imperatore Elio Adriano per permettere l’accesso alla Mole Adriana.
Si passa ancora sotto: Ponte Vittorio, Ponte Principe Amedeo Duca d’Aosta (caratterizzato da un pontile di attracco in legno), Ponte Mazzini, Ponte Sisto, uno dei più antichi di Roma, Ponte Garibaldi e Ponte Cestio che, insieme al Ponte Fabricio, fu costruito intorno al 50 a.C. per collegare l’Isola Tiberina alla terra ferma.
Il percorso ciclabile del Tevere continua rivelando continui scorci sulla storia: sulla sponda opposta avvisterete i resti dell’antico porto romano.
Dopo un lungo tratto che costeggia la zona di Porta Portese si passa sotto il Ponte di Testaccio. Sempre su due ruote approderete dalla Roma antica a quella industriale avvistando l’ex gasometro, simbolo del quartiere Ostiense.
A questo punto del tracciato, impossibile non notare la maestosa Basilica di San Paolo fuori le Mura. La pista prosegue sulle banchine del Lungotevere degli Inventori sino a Piazza Meucci arrivando al quartiere Magliana (panorama verso l’EUR). Pedalando ci si avvicina all’Ippodromo di Tor di Valle dove la pista principale supera le scuderie e si avvicina ai due ponti di ferro dei collettori ACEA; in fondo al rettilineo è visibile il G.R.A., che segna il termine del percorso ciclabile con una area di sosta attrezzata.
Il percorso ciclabile del Tevere racconta Roma in tutte le sue sfaccettature, dall’antichità ai lati più autentici della quotidianità. Una descrizione a tutto tondo per conoscere una città dai mille contrasti.
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