È una delle mete turistiche più visitate, un sito archeologico unico che ti porta a respirare l’aria di una Roma passata alla storia, una Roma epica, florida, una Roma imperiale!
All’inizio dell’800 solo una parte di quello che oggi vediamo riaffiorava dal terreno, la restante parte si perdeva sotto il manto stradale e tra una casa ed un’altra sbucavano pezzi di mura antiche. Nel 1942, Mussolini decise di creare la “via Imperiale” iniziando i lavori di demolizione che portarono alla luce la maggior parte di quanto oggi è visibile, successivamente fu dato il nome di “via dei Fori Imperiali” che collega il Colosseo a Piazza Venezia.
Per chi viene in visita a Roma, via dei Fori Imperiali è un “must see”, raccoglie una serie di piazze edificate tra il 46 a.C. e il 113 d.C., ogni piazza rappresenta la maestosità dell’impero appartente a quel Imperatore, erano il centro dell’attività politica della Roma antica.
La classica passeggiata tra i fori, può partire dal Foro di Cesare, inaugurato nel 46 a.C. terminato inseguito da Augusto. È la prima piazza imperiale. Fu eretta per motivi propagandistici da Giulio Cesare, la piazza presenta due portici sul lato est e ovest mentre in fondo troneggia il tempio dedicato a Venere Genitrice.
Costeggiando il Foro camminando fino la Basilica di Massenzio si entra nel Foro imperiale di Augusto, ci troviamo nella seconda piazza monumentale, in questo foro Ottaviano Augusto aveva promesso di erigere un tempio a Marte Ultore per la battaglia di Filippi nel 42 a.C., durante la quale lo stesso Augusto seguito da Marco Antonio avevano sconfitto gli uccisori di Giulio Cesare vendicando la sua morte.
Proseguendo il cammino ci dirigiamo verso il Teatro della Pace in via dell’Argileto; metteva in “contatto” il foro con la Suburra (vasto e popoloso quartiere dell’antica Roma situato alle pendici dei colli Quirinale e Viminale, si estendevo fino all’Esquilino). In seguito fu cambiato il nome in Foro della Pace, al suo interno si trova la Forma Ubis Severiana, una pianta di Roma antica incisa su lastre di marmo, purtroppo giunta ai tempi nostri solo in parte.
Tra il tempio della Pace e i Fori di Cesare e Augusto, per opera di Domiziano fu creata una piazza che serviva ad unire i due “simboli”, purtroppo l’imperatore non riuscì a vederla finita, lascio il trono a Nerva. Nacque così il Foro di Nerva con annesso il tempio di Minerva, protettrice dell’imperatore, fu denominato “foro transitorio” per la sua posizione di passaggio.
Il quarto foro, è quello di Traiano che, proseguendo i lavori iniziati dal suo predecessore Domiziano, creò una piazza utile per accogliere gli accampamenti militari e per minima parte le attività forensi. Alle sue spalle primeggia la Colonna di Traiano, 200 metri di superficie scolpita in bassorilievo da sapienti mani, raffigura la storia e le gesta dell’imperatore nella guerra contro i Daci, è un’opera funeraria, unico monumento rimasto intatto nel corso dei secoli a Roma. Per chiudere la passeggiata ai Fori si giunge all’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come Colosseo, edificato tra il 72 e l’80 d.C. degli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano.
Vi consigliamo di non perdervi la veduta notturna dei Fori Imperiali, per godere della suggestiva illuminazione da Oscar, appositamente creata dal maestro Storaro (direttore della fotografia in capolavori del cinema quali: Apocalipse Now – Reds e L’ultimo Imperatore).
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